Un pò difficile capirti. Non lasci nessuna fessura, nessun punto di minor resistenza dove potersi infilare per comunicare con te.
Fai soggezione anche se sei giovane.
Sei lì nel tuo mondo -ma quale?- e allontani tutti.
Da sempre.
Beh, io non conto niente, sono solo uno spettatore testimone, mio malgrado, di un palcoscenico della vita non sempre pieno di luci della ribalta.
Osservo i tuoi genitori nello sfinente impegno giornaliero di rendere visibile il filo invisibile che li lega a te.
Sembra che ci sia tanto da fare nella tua mente. Voli forse nello spazio, nel tempo, stai per partire per la Terra del Fuoco?
Vai alla corte di re Mida? O semplicemente abbordi le stelle che, ogni tanto, sembri fissare con interesse.
Puoi realizzare i tuoi sogni di bambina e le speranze di adulta?
Ma tu ricordi i sogni?
Domanda scema: finchè non si torna alla realtà i sogni non hanno il tempo di svanire, ma si legano gli uni agli altri per formare un treno di immagini fantasmagoriche.
I tuoi sogni forse non svaniscono perché la tua realtà non collima con la nostra ed è per questo che tu te li tieni stretti stretti, la loro condivisione non compare nel tuo vocabolario.
Perchè non permetti di leggere i diari del tuo viaggio all’apparenza immobile?
Chissà se nella tua mente mescoli le frasi, togli una parola, aggiungi un aggettivo, fissi un pensiero.
Sentirsi aria trasparente quando i tuoi occhi vagano, oltrepassano senza mai fermarsi in altri occhi è qualcosa di punitivo, di devastante per chi ti vuole bene.
Quanto si vorrebbe accendere il tuo cuore e la tua mente con la scintilla che genera interesse per gli altri e per il mondo che ci circonda.
Ma tu sorridi con il tuo dono di congedarti dall’esistenza giornaliera in cui noi tutti siamo vincolati. Per cinque minuti? Parecchie ore? Non dai modo neppure di intuirlo. In questo sei padrona totale del gioco.
La tua solitudine non si amalgama mai. Rimane ben scissa, individuabile persino a chilometri di distanza, in mezzo ad un mare di nebbia.
È come se ci fosse sempre una perenne situazione che ti fa soffrire e quindi cosa ci sarà di meglio di poter sprofondare in un sonno della mente istantaneo e protettore?
Ma forse si riesce ad agganciarti semplicemente con una stella disegnata e dipinta di giallo che spicca in un foglio bianco.
Si può provare, no?
Forse è la via per i tuoi genitori che tentano e ritentano di agganciare i tuoi occhi.
Che proveranno e riproveranno anche quando ci saranno ancora più motivi per mollare e lasciar perdere.
Che vorrebbero finalmente fare un viaggio di scoperta nelle tue terre sempre nuove ed imparare a guardare il mondo attraverso gli occhi di questa insolita figlia.
E allora sarà magia. In tutti e dappertutto.